BOCCI
Un Giovanni
Bocci, cartaro, venuto da Colle Val D’Elza, forse per i movimenti di
popolazione seguiti alla peste del 1631, e sposatosi con una villese, Bianca di
Giovanni Giorgini, battezza a Villa un primo figlio nel 1661, ha
successivamente altri tre figli, ma poi scompare con la famiglia, forse
riemigrato, senza lasciare discendenza villese.
Un Girolamo
Bocci da Pescia, cerusico (chirurgo) a Villa, si trova come “compare” ad un
battesimo nel 1662, ma non se ne ha poi ulteriore menzione. Non è peraltro
escluso che possano discendere da lui gli attuali Bocci villesi, nelle cui
prime generazioni ricorre spesso il nome Girolamo.
Capostipite
di questi Bocci di Villa è sicuramente un Bartolomeo, che nel 1701 ha in Villa
un primo figlio, Girolamo, da una moglie villese, Caterina di Pietro Biagi.
Un figlio di
Girolamo, Rocco, ha figli nati a Piegaio, poi trasferiti a Villa, e di Piegaio
è la moglie di un figlio di questo Rocco, il che potrebbe spingere a ricercare
anche a Piegaio gli ascendenti di questa famiglia.
Fra la fine
del ‘700 ed il principio dell’ ‘800 si hanno in questa famiglia due di quelle
ostetriche, Agata (dal Borgo) e Lucia, madre e figlia, che in quei beati tempi
assistevano, di solito senza studi, con la pratica tramandata per generazioni,
la profluvie incessante delle nascite.
Dall’epoca
di queste due “balie” trae origine la divisione della famiglia Bocci in due
distinti rami, che esistono in Villa tuttora: una di “cartari” ed uno di sarti.
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