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domenica 2 febbraio 2014

Famiglia Biscotti - principali famiiglie villesi - notizie storico/genealogiche




BISCOTTI


E’ la famosa dinastia degli armaioli, già operanti in Villa prima del ‘500.
Nei registri parrocchiali figura, nella prima metà di tal secolo, un Biscotto, dal quale discendono numerosi rami di Biscotti e Biscottini, ed anche di Pitetti (Dé Pitetti), come fu chiamato un ramo, forse da un soprannome Pitetto.
Alcuni di questi rami improvvisamente scompaiono in Villa forse per il trasferimento della famiglia in Lucca, trasferimento che avvenne probabilmente nel secolo XVI, in coincidenza con la cessazione della fabbricazione delle armi.

Coi beni accumulati nella lunga fortunata attività di armaioli, questi Biscotti lucchesi si trasformarono in facoltosi proprietari di terre, e le loro case villesi, situate in Traccolle presso la Porta di Rio[1], trasformate ed abbellite in bel barocco, divennero residenze estive della famiglia.
In un recente rimaneggiamento interno di una di queste case (1965), attualmente appartenente alla famiglia Pasquini, risultò che la facciata principale ne era in origine rivolta verso Capornano. Vennero infatti in luce su quel lato, al piano terreno, presso l’attuale ingresso, i contorni in mattoni di una porta e di una finestra assai antiche, ad indicare che la primitiva rozza facciata esistente su quel lato fu utilizzata per appoggiarvi il fianco della nuova più fastosa dimora settecentesca.
A questa era annesso un giardino pensile all’italiana, ancor ben individuabile, nobilitato sul fianco della nuova costruzione dal grande stemma in pietra della famiglia, portante un’incudine sormontata da due spade incrociate.
Sotto gli intonaci all’interno della facciata antica, gli interstizi fra i mattoni erano ripieni di vecchia fuliggine, per cui si potrebbe pensare che in detta costruzione avessero avuto sede alcune delle famose fucine per la fabbricazione della armi.
E’ più probabile peraltro che, prima delle trasformazioni settecentesche, il fabbricato avesse servito per seccatoio delle castagne, come ce ne erano in antico certamente in paese, essendone scoperto uno recentemente anche nei lavori di riadattamento dell’attuale sede comunale, in corrispondenza dell’angolo nord-ovest, dove è ubicata attualmente la sala del consiglio.

Questa della sede delle fucine degli armieri villesi è questione ancora oscura e controversa.
Erano esse entro l’abitato di Villa o non piuttosto nella valle, lungo la Pescia, dove certamente esistevano ferriere e distendini con magli idraulici per la prima lavorazione del ferro, nonché edifizi di “ruote” mosse dalla forza idraulica, per l’affilatura delle lame.
(Incidentalmente dirò che una di queste “ruote”, della quale ho potuto individuare l’ubicazione, era chiamata “la ruota del Biscotti”).

Ritornando alle notizie sulla famiglia Biscotti, noterò che qualche ramo meno fortunato di essa, oggi scomparso, continuò a risiedere permanentemente a Villa, oscuratamente occupato nella diretta lavorazione della terra.
Gli ultimi rappresentanti di questa casata, ancora viventi al tempo della mia infanzia, erano guardati a Villa con grande considerazione e rispetto.
Ricordo perfettamente l’ultima discendente, sig.ra Basilla, ridottasi a vivere permanentemente a Villa dopo che le spensierate dilapidazioni del fratello Girolamo avevano disperso i resti dell’avito patrimonio.
Con essa, spentasi poco innanzi alla prima guerra mondiale, si estinse questa famosa famiglia.





Estratto dal volume pubblicato dal Dott. Enzo Potenti in occasione del Convegno di Studio Sulla Storia Di Villa Basilica – 29 Giugno 1967


[1] (n.d.r) distrutta per l’incuria, ma pare anche da un’accidentale urto di un camion che vi transitava sotto, negli anni ’80 del 1900.

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