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venerdì 30 agosto 2013

Famiglia Mirri - Principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



MIRRI


Questa famiglia compare nei registri dei battesimi della parrocchia nel 1638 con un Lazzaro da Imola già sposato con una villese, Zabetta Grassi, il quale già nel 1643 figura come abitante alla “fabbrica”, cioè alla fabbrica del rame, non si sa se come proprietario o dirigente o come operaio-artigiano. Propendiamo a pensare che fosse proprietario o dirigente, per il fatto che due figlie di Lazzaro, Lucia e Giovanna, nate a Villa, si sposarono successivamente con due maschi della famiglia Morganti, arrivata a Villa negli stessi anni e divenuta più tardi proprietaria della “fabbrica”.
Gli anni di arrivo a Villa di queste due famiglie richiama con tutta evidenza allo spopolamento dovuto alla peste famosa.
Il cognome, annotato inizialmente come Biris, forse per un errore, prende più tardi l’esatta grafia.
La famiglia Mirri scompare improvvisamente dai registri dopo il 1794.

Famiglia Morganti - Principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



MORGANTI


I Morganti compaiono a Villa con un Giovanni di Domenico da Lugliano nel secondo quarto del secolo XVII. Ma siccome questo cognome è molto diffuso in Lombardia e Canton Ticino, mentre è rarissimo in Toscana, crediamo che la provenienza originaria della famiglia sia dal nord  d’Italia, tanto più che l’occupazione, alla quale la troviamo dedicata, ci ricorda quella corrente immigratoria di artigiani, diciamo così, metallurgici, proveniente dalle province lombarde, e di cui si trovano nello stato civile villese vari rappresentanti, a cominciare da quel Paribello da Brescia, che alla metà del ‘500 era a Villa “fabbrichiere del rame e del ferro”.
Imparentatisi con la famiglia del “fabbrichiere” Lazzaro Mirri, i Morganti divennero più tardi proprietari della fabbrica, che diede loro ricchezze e rinomanza, tanto che un Pietro, nel primo quarto dell’Ottocento, fu chiamato a dirigere a Candeglia, presso Pistoia, l’opificio del rame, allora proprietà del Granduca di Toscana e divenuto più tardi proprietà del figlio di Pietro, Antonio.
Con l’acquisizione di questo opificio, la famiglia Morganti dimorò prevalentemente nella nuova sede, creando altra ramerìa nella vicina Valdibure e mantenendo peraltro la proprietà e la gestione della fabbrica di Villa, ora cessata come tutte le altre.
Un componente di questa famiglia, Pietro, padre del suddetto Antonio, diede origine ad una gentile leggenda tuttora viva fra la popolazione villese.
Durante la recrudescenza della pirateria saracena, nel periodo napoleonico, questo Pietro fu catturato dai pirati durante un’incursione su Livorno, dove egli si recava per il commercio del rame, e trasportato  schiavo nel nord Africa.  Devotissimo della “Madonna delle Grazie”, la cui immagine è venerata nel santuario di Duomo, sopra Villa Basilica, la pregava ardentemente di concedergli di poter tornare alla sua casa. E la grazia gli venne in modo insperato. Essendogli stato chiesto se sapesse fare qualche mestiere ed avendo egli manifestato la sua abilità nella lavorazione del rame, gli fu promesso dal sultano che, se avesse insegnato quest’arte alla gente del luogo, sarebbe stato ricondotto libero in Toscana.
Il che avvenne puntualmente, e l’ex-schiavo offrì come ex-voto alla Madonna di Duomo le grosse catene, che aveva portato ai piedi e che tuttora si vedono appese ad una parete della chiesetta di Duomo.

Famiglia Mugnani - Principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



MUGNANI


Famiglia di recente immigrazione , proveniente da Segromigno.
La prima registrazione di un battesimo della famiglia è quella di Anna Annunziata di Pietro di Giuseppe fu Pietro nel 1821 (la madre: Zeffirina Berrettini di Lucca).
L’ultimo discendente maschio di questa famiglia testé estinta, Raffaello detto “Raffaellone”, era proprietario di una delle più importanti cartiere della vallata, al Buoso, ora passata in eredità ai “Pasquinami”, per il Matrimonio con Antonio Pasquini di una sorella di Raffaello, Marianna.

Famiglia Nardi - Principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



NARDI


Un Francesco di Benedetto Nardi di Colognora, capostipite in Villa di questa famiglia, registra il battesimo del suo primo figlio villese il 21 luglio 1864.

Famiglia Pacini - Principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



PACINI


Nella seconda metà del secolo XVI troviamo a Villa due famiglie di questo cognome: quella di Giorgio di Costantino Pacini (è detta specificatamente “di Villa”), e quella di Nicolao ed Agostino di Giovanni Pacini.
Mentre della prima si perdono le tracce e di Nicolao di Giovanni (con moglie lucchese e qualificato con titolo di “Messere” che si dava di solito ai notai) non si ha più menzione dopo il battesimo di una figlia Maddalena nel 1581, la discendenza di Agostino continua, con una serie di personaggi insigniti di elevati gradi militari ed uno, Agostino, del dottorato, fino al 1850, dopo il quale anno non si trova più traccia di questa famiglia.
Le nostre informazioni dicono che i Pacini risiedessero a Guzzano, dove avevano un’importante dimora, ancora indicata come la casa della famiglia Pacini.
Nel 1719 e nel 1735 si trova citato come compare a battesimi il Rev. Don Felice Antonio Pacini e, per la stessa ragione, nel 1781, il Rev. Don Vincenzo Pacini “di Villa”.
Nelle annotazioni di battesimi a Villa di nati della famiglia Pacini si ha una lacuna fra il 1639 ed il 1755, dovuta probabilmente all’allontanamento da Villa per ragioni professionali del Dott. Agostino. I battesimi riprendono con i figli di Giovanni Battista figlio di Agostino, venuto a Villa da Lucca, dove era nato. Questo G. Battista figura aver venduto, in un atto del 1773, al Molto Rev. Sig. Antonio del fu Stefano Franchi, una casa sita in Piazza (al Campanile) soprastante al Pontaccio, edificata sul muro castellano, e confinante da due lati con le case Paoli e da due lati con la via pubblica.

Famiglia Panigada - Principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



PANIGADA


Questa famiglia fa la sua comparsa a Villa nella Prima metà del secolo XVIII con un Pietro, qualificato come milanese e “cittadino di Lucca, cioè nato a Lucca”.
Il figlio Carlo Antonio ha nel 1756 una figlia, Francesca, dal matrimonio con Margherita Stiavi, di Villa. Non sappiamo che attività esercitasse il capostipite, ma dei discendenti troviamo un ramo di “agricoltori-possidenti”, un altro di “cartari”, un terzo con bottega di calzoleria un tempo largamente rinomata nella zona. A quest’ultimo ramo appartiene quel Matteo, cappellano curato della Pieve nel 1831, ed il dotto Mons. Tommaso Panigada, che “meritò – dice il Can. Ermenegildo Nucci nella sua storia di Villa Basilica – di essere designato da S.E. il Card. Lorenzetti a Rettore del Seminario e da S.E. Mons. Marchi ad essere insignito della dignità Arcipretale. Fu assistente diocesano dell’A. C. e promotore della riforma musicale sotto Pio X.
La Santa Sede lo decorò col titolo di Protonotario Apostolico”

Le caratteristiche somatiche della razza lombarda sono ben visibili fra i membri di questa famiglia.