COMASTRI
Questa antica famiglia, oggi estinta, merita una particolare
menzione.
Comastri
sono ovviamente gente originaria di Como. Per di più si trattava in questo caso
di una famiglia di muratori;
il pievano
Bianco De’ Bianchi, nella sua storia della fondazione del “Convento delle
Monache” (oggi
[*] convento dei Minori Cappuccini), dice
testualmente: “
dopoi il lunedì, che fu
alli 3 di agosto 1523, missi li Comastri con le opre a cominciare a far cavare
li fondamenti ... ”.
Viene quindi
spontaneo pensare che questi Comastri fossero discendenti diretti dei
costruttori antichi della Pieve, essendo notorio che dalla zona di Como e di
quella del Lago di Lugano erano le maestranze, che nel medioevo, riunite in
compagnie, passavano di città in città e di villaggio in villaggio ad innalzare
le magnifiche chiese dell’epoca romanica. Questa famiglia di costruttori,
finiti i lavori della Pieve, si sarà trattenuta in Villa per la costruzione dei
vari palazzotti romanici, che il Comune ed i ricchi fabbricanti di armi fecero
innalzare nella Piazza e nel Borgo e di cui rimangono a tutt’oggi le tracce.
Con la metà
del ‘700, i Comastri, già decimati dalla peste del 1631, scompaiono da Villa.
Si registrano solo come comari a battesimi:
al 4/10/1767
Caterina figlia di Domenico Comastri “di Lucca”, al 9/12/1768 Lucrezia
moglie di Domenico Comastri “di questa Cura”, al 25/9/1771 Annunziata di
Domenico Comastri, comare al battesimo di un Pasquini.
Coi Pasquini
i Comastri si erano imparentati negli ultimi anni della loro presenza a Villa,
così come Lorenza Comastri si era sposata, intorno al 1710, con Giulio Ghera,
membro di un’altra dinastia di muratori tuttora operante in paese.
Estratto
dal volume pubblicato dal Dott. Enzo Potenti in occasione del Convegno di
Studio Sulla Storia Di Villa Basilica – 29 Giugno 1967
[*] “
oggi” si riferisce al 1967; da svariati
anni l’intero convento è ormai adibito e scuola pubblica.