Cerca nel blog

giovedì 16 dicembre 2010

COLOGNORA - IL BORGO DEGLI ANTICHI SAPORI


La manifestazione Il Borgo dei Sapori tenutasi domenica scorsa a Colognora di Valleriana (Villa Basilica), ha avuto un grande successo di pubblico. L’antico borgo di origine longobarda, dove ancora si parla un idioma con radici riconducibili al VI-VII secolo d.c., è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti. Nelle stradine, nella piazzetta, in alcune corti e nel circolo paesano, erano state organizzate bancarelle per l’assaggio di prodotti tipici locali, con lo speciale omaggio ai prodotti derivati dal castagno. I visitatori, alcuni provenienti anche da fuori regione, hanno avuto perfino l’opportunità di visitare il museo permanente delle attività di vita rurale e contadina, che è stato pensato e approntato da un privato, senza alcun supporto economico pubblico. La manifestazione, organizzata nell’ambito del calendario degli itinerari del gusto, promossi dall’associazione Strada del Vino e dell’Olio - Lucca –Montecarlo e Versilia, è il primo evento che si svolge sul territorio del comune di Villa Basilica, che, partecipa all’associazione, in qualità di Ente Promotore. Visto il successo ottenuto, è facile pensare e auspicare, che l’iniziativa si possa ripetere anche il prossimo anno.

Villa Basilica, 16-12-10

Antonio Giocondo Pasquini

mercoledì 15 dicembre 2010

INFRANTA VETRATA ARTISTICA DELLA PIEVE

Atto teppistico contro una vetrata artistica della Pieve di Villa Basilica. Il fattaccio è accaduto intorno alle 17,30 di martedì, vigilia della Immacolata Concezione, mentre era in corso la celebrazione della Messa. Chi era all’interno, ha percepito un rumore sordo, netto, come un piccolo tonfo, seguito da un tintinnio di vetri rotti, ridotti in frantumi. Soprattutto i fedeli più vicini all’altare, ed il celebrante stesso, si sono resi conto di qualche cosa di anomalo. Il rito comunque, è proseguito regolarmente: i rumori non erano parsi allarmanti o indicativi di pericolo. Poi a Messa terminata, un rapido sopralluogo nella navata sinistra (zona di provenienza del rumore), ha portato all’individuazione, nella zona absidale, del grave danno subito dalla vetrata con l’immagine di San Pietro, che decora il finestrone romanico, ricavato nel muro terminale della navata. Sul pavimento e sul pancone di legno posto sotto la finestra, si sono trovati frammenti del vetro colorato di verde scuro del mantello de Santo, ma nessun oggetto contundente (sasso o altro). Una perlustrazione all’esterno, nei pressi dell’abside, all’inizio di Via della Tribuna, portava a recuperare una pigna di abete: oggetto fibro-legnoso, quindi apparentemente di scarsa efficacia, ma che, se scagliato con forza, può tranquillamente provocare la rottura di un vetro. Si possono naturalmente fare solo supposizioni sulle dinamiche dell’evento e sulla “pigna equiparata ad arma del delitto”; nessuna certezza, ma dubbi assai plausibili. Nessuno è stato colto sul fatto, ma sembra che un via-vai di ragazzi sia stato notato proprio a quell’ora e in quelle vicinanze. Da sottolineare che una grossa pianta di abete, collocata al mattino nella piazza, per essere addobbata come albero di natale, è carica di pigne del genere anche sui rami più bassi. Il gesto di vandalismo (non l’unico accaduto negli ultimi mesi in paese, sia verso la Pieve che in altre strutture di proprietà comunali), assume un valore di maggiore gravità, perché avvenuto durante la celebrazione di una funzione religiosa. Con questo atto, sembra che gli autori del grave danno (sempre che si tratti degli stessi…codardi), stiano gradatamente alzando il livello di importanza dei bersagli. Quale che sia il “messaggio” che vogliono lanciare, è sempre più evidente che troveranno con il loro comportamento antisociale, sempre meno consensi e che saranno sempre più isolati, anche dai loro stessi amici. Dice la gente (ndr: il “paese è piccolo e la gente mormora”) : “Questo è veramente troppo! Ora basta! Si sa chi sono! E se non ci riescono le famiglie a rimetterli in riga, è l’ora che intervengano i Carabinieri! Gli facciano una bella lavata di capo e lo facciano capire anche a chi li istiga”.

Villa Basilica, 12/12/2010

Antonio Giocondo Pasquini

giovedì 9 dicembre 2010

Frana lungo la prov. 35 - curva di Costa "al Toti"



Una frana lungo la via provinciale n. 35, in prossimità di Villa Basilica; una strada di comunicazione molto importante, perché convoglia tutto il traffico locale da e per il capoluogo, oltre a quello che si indirizza sull’Altopiano delle Pizzorne. Ormai è trascorso un mese, da quando è avvenuto il cedimento del muro a monte, e tutto il materiale franato ostruisce ancora metà della strada. La circolazione si svolge a senso alternato, senza semafori, ma con segnalazione di pericolo non rigorosa, per non dire pericolosa: chi scende da Villa Basilica, subito dopo la curva a gomito di “Costa”, trova la destra improvvisamente ostruita dai cartelli segnaletici, che obbligano il guidatore a spostarsi sull’altra corsia di marcia. E i pedoni? Pochi fortunatamente data la stagione; ma questi devono fare molta attenzione a non venir spinti dai mezzi oltre il muretto a valle, che è basso e non ha alcun parapetto. La frana di cui tutti parlano a Villa Basilica per gli evidenti disagi che sta provocando, è avvenuta nello stesso tratto dove, non più di due anni fa, si era presentato il medesimo problema. Allora passarono addirittura mesi, prima che la vicenda fosse risolta definitivamente, o così sembrava, almeno per quanto riguarda la stabilità dei paramenti murari. I motivi di tale ritardo? Definiamoli di “burocrazia” fra i proprietari del terreno sovrastante la strada, la Provincia di Lucca ed il Comune di Villa Basilica. I proprietari, avversi alla riparazione del muro, anche se obbligati secondo normativa, ricorsero addirittura al TAR della Toscana; ma alla fine di tutto l’iter giudicante, si sono ritrovati a pagare tutti i costi della riparazione. Ma chi risarcisce i cittadini dei disagi che hanno dovuto sopportare per mesi e mesi? Ci possiamo solo augurare che la precedente esperienza abbia sortito i dovuti insegnamenti e che tutto venga risolto velocemente. Una cosa viene però da chiedersi: è veramente sicuro questo tratto di strada? Sono stati fatti i rilievi dai tecnici e dai geologi della Provincia e del Comune? Questo in definitiva è ciò che conta: salvaguardare la sicurezza delle persone, soprattutto quando ci sono stati evidenti campanelli d’allarme! La burocrazia o gli interessi personali, sappiamo, non tengono mai conto del concetto “sicurezza”: che significa prevenire, o quantomeno attenuare i rischi. Ora auguriamoci che il problema venga risolto con immediatezza.

Villa Basilica, 3 novembre 2010

Antonio Giocondo Pasquini

mercoledì 8 dicembre 2010

Domenica 14 novembre, si è svolta la festa della banda di Villa Basilica: il Corpo Musicale Don Francesco Martini. Sono oramai tre anni che questa dinamica associazione è tornata a ben figurare fra i complessi bandistici della Provincia, e non solo, sotto la guida della Presidente Gabriella Spicciani, del Maestro Cristian Pepe e del Capobanda Maurizio Matteucci. La giornata è iniziata alle ore 11, con la sfilata lungo il Viale per recarsi nella Pieve, ad assistere e suonare, alla S. Messa officiata dal Parroco Don Antonio Tidei. Alcuni dei brani, sono stati cantati dalle voci femminili delle mamme, mogli o fidanzate dei bandisti. Scelta che dimostra quanto sia importante la partecipazione corale di tutta la famiglia, in una attività che richiede grossi sacrifici e rinunce per essere seguita con assiduità. Al termine della funzione c’è stato il ritrovo nella piazza dove, in un clima di festa ma anche di grande commozione, sono stati offerti doni e riconoscimenti (anche alla memoria) ad alcuni componenti del “settore percussioni”. Poi tutti dietro alla banda: paesani, ex-bandisti, familiari, sostenitori per recarsi a gustare e ad “interpretare” il pranzo conviviale di fine anno, brindando ai successi e ai futuri appuntamenti. Per terminare, voglio ricordare un piccolo aneddoto tratto da una registrazione su nastro magnetico. Era il 1962, durante la festa di S.ta Cecilia che vedeva riunite la Società Corale e la Banda dell’epoca. L’allora Prevosto Don Francesco Martini si esprimeva così: <<…è bella, è commovente questa unione; in quarant’anni, da quando sono a Villa, è il primo anno che Società Corale e Banda si riuniscono in fraterno simposio; ripeto, è commovente! e auguro che ciò avvenga tutti gli anni! perché la musica ingentilisce gli animi e, amando la musica, si doventa tutti più buoni…..>>. Retorica? Può darsi. Ma forse non è un caso che il Corpo Musicale sia stato intitolato proprio a Don Martini. Ed è dalle sue parole, che noi tutti, soprattutto oggi, dovremmo prendere qualche insegnamento.

Villa Basilica, 20-11-2010

Antonio Giocondo Pasquini

martedì 12 ottobre 2010

Da oggi devo riprendere a scrivere sul mio BLOG

Oggi ho inviato al giornale IL TIRRENO il mio secondo articolo da quando ho avuto l'opportunità di essere accettato - al momento in prova - come Collaboratore Corrispondente per la zona di Villa Basilica e per i territori circostanti (Montecarlo e paesi pedemontani delle Pizzorne appartenenti a Capannori.

L'argomento che ho voluto trattare rigurda l'impossibilità di acquistare giornali a Villa Basilica. L'unica rivendita (il Bar Edicola IL GIRASOLE) è chiuso per 10 giorni di ferie.
Viene da chiedersi se questa cosa sia normale. Io credo di no!
Per carità, le ferie sono un diritto e non voglio io metterlo in discussione; è strano però che l'abituale "collaboratrice" del bar stia in giro ......... Ma qui si entrerebbe in un argomento "pescoloso" e non voglio affrontarlo.
Tanta gente si lamenta di questa situazione che subisce "obbligatoriamente" ma che non accetta come "normalità"
Da anni molti hanno protestato - naturalmente i più vecchi! i giovani se ne fregano, non leggono! - presso gli uffici comunali affinché si tenga aperto il servizio di distribuzione dei quotidiani.
Come poter risolvere questo problema? Non lo so!
Credo che i regolamenti sulle licenze del commercio (anche quelle comunali) impediscano ai venditori di interrompere un servizio che in un piccolo paese come il nostro (Villa) - dove non ci sono altre rivendite in tutto il territorio comunale - diventa essenziale.

Probabilmente molte persone (quelle che non leggono e che si fidano più del sentito dire, del passaparola, delle ciance) non avranno grandi problemi. Ascolteranno le notizie della Rete Regionale RAI e di NOI TV, e si accontenteranno di queste per sapere cosa accade a livello locale.
Altre saranno molto più dispiacite (giustamente) di non poter andare al bar per fare la partita a carte o bere il corretto o scambiare qualche parola su come va la caccia piuttosto che se nascono o meno funghi o se il pellegrinaggio di domenica scorsa è andato bene, etc. etc..

E' anche vero che oggi a Villa esiste un altro bar e quindi il caffè o il ponce si può andare a prenderlo lì, in Piazza.

Ma i giornali? Quelli no! Devi andare fino a Collodi o a Ponte all'Abate (5-6 Km).

Al momento, come si vede, niente è stato risolto.

Per oggi ho finito.




giovedì 22 luglio 2010

ALEA IACTA EST - IL DADO E' TRATTO

Questo è il primo post che ho scritto e che voglio inserire e rendere pubblico e che riporta nel suo contesto considerazioni di carattere non specifico, ma che offre un'idea di come desidero fortemente esprimere le mie opinioni. Lo inserisco per intero
Non sarà una passeggiata lo so, ma non posso più aspettare ad esprimere per scritto il mio punto di vista sulle cose che osservo e che vivo direttamente.
Sono mesi e mesi che titubo, che rimando, che dico di no a me stesso ripetendomi “Ma chi te lo fa fare? Che vantaggi ritieni di avere? Pensa ai tuoi problemi, che ne hai! ” .
Poi il cuore e - per citare Oriana Fallaci – l’orgoglio e la rabbia hanno avuto il sopravvento.
Cosa sta accadendo?
Ma ci rendiamo conto noi villesi (o colognori o bovegli o botticinari, tutti insomma!) di come il nostro Comune – inteso come soggetto territoriale - sia precipitato nella più totale anarchia?
E’ un dato di fatto - anche la sociologia e l’antropologia insegnano - che là dove si viene a creare un “vuoto di potere” di qualunque genere si tratti, è proprio lì in quello spazio lasciato trascurato, dove si insinua la mala pianta che prospera e abbonda soprattutto dove regna l’ignoranza.
Questo avviene ovunque nel mondo, ma noi italiani ci siamo più avvezzi di molti altri. E pur sentendo campanelle di allarme, refoli di odori malsani, è un fatto che si ripete (che forse ci piace).
I mediocri, gli incapaci cresciuti alle “mammelle della vendetta e della ripicca” riprendono pigolo, si rifanno vivi con la loro secca e inutile prosopopea, proprio in questi momenti di crisi e di grande disagio.
E noi, popolo di villa, stiamo assistendo ad un vero e proprio momento di “vuoto di potere”.
Dov’é l’Amministrazione Comunale? E come manifesta la sua imprescindibile presenza?
Voglio sfatare subito dubbi, illazioni e obiezioni - che mi auguro ci saranno e spero numerose - sul perché mi sono messo a scrivere e ripeto ad esprimere il mio pensiero, il mio stato d’animo, e il mio punto di vista.
Anche io, nei momenti di riflessione e di ponderazione sul da farsi, mi sono chiesto il perché : “protagonismo? opportunismo? mania di grandezza? antagonismo? gelosia e invidia? vantaggi pratici, soldi, lavoro … ? “
La risposta a tutti questi interrogativi e no!
A prescindere dal fatto che per me è una questione di coscienza, la mia aspirazione è quella di diventare la voce e la penna di chi non può, non vuole, non ha la forza o il coraggio di manifestare le proprie opinioni; e questo al di sopra del mio e dell’altrui ideale politico e delle credenze religiose.
Esprimerò le mie considerazioni tenendo presenti alcuni atteggiamenti:
• toni bassi, ma forti indicazioni
• scriverò di cose o fatti che ho personalmente appurato
• parlerò solo di fatti, persone o cose di esclusivo interesse pubblico
• non cadrò nel personalismo, ma difenderò le mie opinioni
• sarò pragmatico, ma non perderò di vista l’aspetto umano, il sentimento
• umiltà, ma intransigenza
• starò al di sopra delle illazioni e pettegolezzi

Ora, nel momento in cui ho riletto ciò che è scaturito dalla mia testa, mi rendo conto di essere stato anche lungo - prolisso come si dovrebbe dire, ma badate bene a scuola ho sempre avuto voti appena sufficienti – e forse il risultato è più un “testamento politico” (rabbrividisco solo al pensiero) che l’espressione sincera di alcune idee che voglio finalmente mettere in pratica.
Un grazie a chi mi ha letto o mi leggerà.
Antonio Giocondo Pasquini

Villa Basilica, 21/luglio/2010