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mercoledì 29 gennaio 2014

Famiglia Franchi - principali famiglie villesi - notizie storico/genealogiche



FRANCHI

E’ questa una delle più antiche e cospicue famiglie villesi, presente già nel primo quarto del ‘500 con un Ser Matteo, presumibilmente notaio, un Lorenzo sarto ed un Tommaso, detti “di Villa” nei registri, ed un Giulianino  detto “di Capornano”.
Da Ser Matteo discendono un capitano Antonio, alla cui progenie appartengono gli odierni Franchi villesi dediti all’industria della carta, ed un Michele, da cui provengono i Franchi già proprietari di case in Piazza ed in Traccolle. Quest’ultimo ramo diede i natali al celebre chirurgo Gesualdo (n. 1790), docente nella scuola medica lucchese della prima metà dell’ottocento, ed al chimico-farmacista Stefano (n. 1795), ritenuto inventore della carta di paglia, figli ambedue di un altro chirurgo emerito e confaloniere,  Jacopo Antonio (n. 1748), figlio a sua volta di un capitano Stefano (n. 1716) il cui fratello Antonio (n. 1713) è indicato come “sacerdote di inimitabili costumi”.  Questo ramo si è estinto intorno alla fine dell’800 ed i suoi beni sono passati in gran parte alla famiglia Poli, ed oggi ai Pasquini, che ne conservano qualche resto di archivio.
Il famoso pittore secentista Antonio, appartiene invece alla discendenza del sarto Lorenzo, e nacque a Villa nel 1638 dal capitano e pittore Giovanni, nepote di Lorenzo detto, e da Lorenza Grassi.
Ebbe maestri di pittura Giovandomenico Ferrucci in Lucca, indi in Firenze Matteo Boselli, Pietro Paulini e Felice Riposo nonché Baldassar Franceschini allievo di Pietro Da Cortona, e divenne talmente abile e famoso che, morto Giusto Susterman, ne prese il posto presso i Medici, come ritrattista di corte ed uno dei maestri della celebre Accademia Fiorentina di Pittura. Ebbe un figlio medico, Giovanni Sebastiano, chiamato alla corte medicea e richiesto per consulenze da tutte le parti d’Italia; altro figlio religioso nella Congregazione dei Chierici della Madre di Dio, ed una figlia dedita all’arte paterna. Morì in Firenze il 18 luglio 1709, lasciando, oltre alle numerose splendide opere di pittura, anche un trattatelo incompiuto “La Teoria Della Pittura”, dato più tardi ripetutamente alle stampe e oggetto di proficue consultazioni. Un suo magistrale autoritratto, fino a non molto tempo fa esposto alla Galleria Pitti, è ancora conservato nei depositi della galleria stessa.

Estratto dal volume pubblicato dal Dott. Enzo Potenti in occasione del Convegno di Studio Sulla Storia Di Villa Basilica – 29 Giugno 1967

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