FRANCHI
E’ questa una delle più antiche e cospicue famiglie villesi,
presente già nel primo quarto del ‘500 con un Ser Matteo, presumibilmente notaio,
un Lorenzo sarto ed un Tommaso, detti “di Villa” nei registri, ed un
Giulianino detto “di Capornano”.
Da Ser Matteo discendono un capitano Antonio, alla cui
progenie appartengono gli odierni Franchi villesi dediti all’industria della
carta, ed un Michele, da cui provengono i Franchi già proprietari di case in
Piazza ed in Traccolle. Quest’ultimo ramo diede i natali al celebre chirurgo
Gesualdo (n. 1790), docente nella scuola medica lucchese della prima metà
dell’ottocento, ed al chimico-farmacista Stefano (n. 1795), ritenuto inventore della
carta di paglia, figli ambedue di un altro chirurgo emerito e
confaloniere, Jacopo Antonio (n. 1748),
figlio a sua volta di un capitano Stefano (n. 1716) il cui fratello Antonio (n.
1713) è indicato come “sacerdote di inimitabili costumi”. Questo ramo si è estinto intorno alla fine
dell’800 ed i suoi beni sono passati in gran parte alla famiglia Poli, ed oggi
ai Pasquini, che ne conservano qualche resto di archivio.
Il famoso
pittore secentista Antonio, appartiene invece alla discendenza del sarto Lorenzo,
e nacque a Villa nel 1638 dal capitano e pittore Giovanni, nepote di Lorenzo
detto, e da Lorenza Grassi.
Ebbe maestri
di pittura Giovandomenico Ferrucci in Lucca, indi in Firenze Matteo Boselli,
Pietro Paulini e Felice Riposo nonché Baldassar Franceschini allievo di Pietro
Da Cortona, e divenne talmente abile e famoso che, morto Giusto Susterman, ne
prese il posto presso i Medici, come ritrattista di corte ed uno dei maestri
della celebre Accademia Fiorentina di Pittura. Ebbe un figlio medico, Giovanni
Sebastiano, chiamato alla corte medicea e richiesto per consulenze da tutte le
parti d’Italia; altro figlio religioso nella Congregazione dei Chierici della
Madre di Dio, ed una figlia dedita all’arte paterna. Morì in Firenze il 18
luglio 1709, lasciando, oltre alle numerose splendide opere di pittura, anche
un trattatelo incompiuto “La Teoria Della Pittura”, dato più tardi
ripetutamente alle stampe e oggetto di proficue consultazioni. Un suo
magistrale autoritratto, fino a non molto tempo fa esposto alla Galleria Pitti,
è ancora conservato nei depositi della galleria stessa.
Estratto
dal volume pubblicato dal Dott. Enzo Potenti in occasione del Convegno di
Studio Sulla Storia Di Villa Basilica – 29 Giugno 1967
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