Io sono cristiano
e credo fermamente che l’ “Unione Matrimoniale”
sia solo quella che si concretizza – anche civilmente - fra un uomo e una donna.
Fino ai PACS potrei arrivarci anch'io, ma comunque
sarei, e sono, contrario alla spettacolarizzazione che invece tanto piace oggi.
Mi chiedo il
perché non basti la semplice firma di documenti, di registri, di atti legali di
fronte ad un Pubblico Ufficiale.
Atti
"burocratici" che giustificano e garantiscono di fronte alla società, alla
pubblica opinione, i diritti dovuti alle “coppie di fatto” anche
quelle “regolari uomo/donna” (immagino che siano tante, considerando
soltanto i divorziati, i separati); sono comunque quella tipologia di atti che tutti
quelli che si sposano debbono sottoscrivere - anche in chiesa - facendo
riferimento al nostro Codice Civile.
No! non
basta! si vuole la cerimonia, il bouquet, il bacio, il lancio del riso, il
fotografo.
Perché, tutto
deve fare spettacolo? Quanta povertà
intellettuale… e in definitiva che squallore!
E non mi si
venga a dire che sono "omofobico"! che ho dei pregiudizi!
No! non
accetto di essere “additato” con questo bruttissimo epiteto lessicale;
sono anch’io una persona di mondo, ho
vissuto! e di sicuro in certe particolari situazioni, non mi sono voltato
dall’altra parte, oppure ho fatto finta di niente, anche se non le condividevo.
Sono però
una persona avulsa dall’ipocrisia
galoppante; ipocrisia che riscontro sia fra i “favorevoli” - voler imporre una normalità che non c’è -
sia nei “contrari” – arroccarsi su posizioni che risultano ai più: becera
tradizione -.
Io sono
dell’opinione che si debba guardare avanti, al futuro, inseguire la crescita
per migliorare la condizione umana.
Ma è
impossibile guardare e intraprendere un percorso di un sano e solido sviluppo,
senza tener conto dei valori fondamentali di una società civile. Nel corso dei
millenni sono ben noti i declini di intere nazioni quando la troppa
permissività e il lassismo sono andati oltre i limiti; ebbene queste
società - definite coralmente sviluppate - sono state spazzate via perché troppo
concentrate sul piacere, sul lusso (leggi: lussuria). Questo è il rischio che noi oggi corriamo: il declino e la scomparsa
In ogni modo, non sta a me giudicare, esprimo una mia opinione circa l'attrazione fisica che può esistere fra soggetti dello stesso sesso.
Da cristiano pratico e condivido la dottrina
cristiana che è basata sull'Amore verso tutti, verso il prossimo, quindi Amore anche fra persone dello stesso genere.
L’Amore è
uno dei fondamenti insegnati da Gesù!
Da
persone di mondo, sappiamo tutti che il matrimonio - o l'unione che sia, -
sottintende l'amore fisico!
E benvenuto sia il sesso nel matrimonio! e il piacere che deriva da quell’atto d’amore che Dio ha donato all’uomo e alla donna e che conduce alla procreazione.
E benvenuto sia il sesso nel matrimonio! e il piacere che deriva da quell’atto d’amore che Dio ha donato all’uomo e alla donna e che conduce alla procreazione.
Ma l'amore fra due uomini o due donne che si
uniscono fisicamente, è solo piacere fisico! dove sta la procreazione?
Non ci si nasce omosessuali
o transessuali o bisessuali, ma lo si diventa per libera scelta nel corso della vita.
L'accettare
o meno il sesso fra persone di ugual genere, è un problema che io rinvio alla coscienza!
Ma alla Propria Coscienza! non a quella degli altri! di tutti gli altri, al di fuori della coppia; gli altri che
possono o meno condividere una libera scelta di due individui.
Manifestare pubblicamente questa scelta - il proprio orientamento sessuale - in maniera magari sfacciata, di sfida
spudorata (come ad esempio i Gay-Pride) , non è
più una cosa personale, di coscienza, ma coinvolge anche gli altri, il prossimo
tutto.
Questo, se
vogliamo laicizzarlo, è un problema profondamente sociologico, che NON si risolve semplicemente con un numero di Legge.
D’altra
parte la giurisprudenza civile prevede tutte le salvaguardie attraverso “diritti e doveri” che possono essere
manifestati per iscritto con un contratto espresso volontariamente fra i
soggetti.
Vi invito a leggere quanto riportato nel sito La Nuova Bussola Quotidiana dove si trova un articolo che spiega come in giurisprudenza i diritti per le coppie di fatto ci sono già.
Sarebbe da bugiardi non rendersi conto di un profondo cambiamento negli atteggiamenti sessuali del mondo "moderno", che si vuol far passare come "normalità" e io ritengo che non sia così.
Il problema è ben più grande, e ne sono testimonianza anche le forti manifestazioni contrarie avvenute in Francia, dopo l’approvazione dell’Assemblea Nazionale del Disegno di Legge del Governo Francese.
Comprendere che esista nella nostra società decadente questo cambiamento involutivo è un conto - io AMO la
LIBERTA'! - però condividerlo e sostenerlo, su questo non mi si trova
assolutamente d’accordo. Non si può condividere tutto! meno che mai le cose “negative”!
che però sono quelle di moda! da sempre!.
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